Come le precedenti edizioni di ARTIGIANATO E PALAZZO botteghe artigiane e loro committenze la prossima XVIII edizione della Mostra ha riunito, nello splendido Giardino Corsini di Firenze, oltre cento tra i più straordinari e capaci artigiani fiorentini, italiani ed europei coinvolgendo nei soli tre giorni di mostra circa 8.000 visitatori attenti e curiosi. Oltre all’importante contributo culturale e divulgativo in sé, la Mostra ha stimolato un momento di approfondimento sulle “arti minori”, con l’intento di avvicinarle sempre più alla nostra quotidianità, distaccandosi così dai tradizionali canoni delle altre Mostre – Mercato.
La Mostra ARTIGIANATO E PALAZZO è nata principalmente dall’idea di rivalutare e reinquadrare ai giorni nostri la figura dell’artigiano e del suo lavoro, considerandolo alta espressione di qualità e di tecnica, legato sì alla committenza, ma insistendo sull’idea di un artigianato per sua natura “moderno”, senza con questo dimenticare l’elemento fondamentale della tradizione. Si è desiderato inoltre sottolineare la forte rilevanza sociale dell’artigiano di un tempo la cui bottega prosperava spesso attorno al Palazzo, inteso come “vetrina” e luogo di sperimentazione, nel continuo scambio con la committenza di ogni censo, beneficiando di un rapporto diretto con la popolazione e con la tradizione in quanto detentore dell’estetica sociale.
Anche per questa XVIII edizione partiamo dall’idea che nel manufatto artigianale la creazione non abbia mai fine ed ogni lavoro non sia uguale ad altro.
E proprio parlando di “manufatto” (dal latino “manu facere”: fare con le mani), gli espositori di ARTIGIANATO E PALAZZO sono ancora una volta chiamati a gran voce a dimostrare dal vivo le varie tecniche di lavorazione nelle quali eccellono.
Con il progetto ARTIGIANATO E PALAZZO ci auguriamo, riunendo un sempre più folto gruppo di maestri artigiani da ogni parte d’Italia, di catalizzare l’attenzione di un vasto ed attento pubblico su queste dibattute tematiche, auspicando un vivo interesse delle parti in causa: gli artigiani ed i loro committenti.
Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani
Il Palazzo Corsini sul Prato, commissionato a Bernardo Buontalenti alla fine del ‘500, cela uno dei più interessanti giardini all’italiana di Firenze, disegnato e realizzato da Gherardo Silvani, con un ampio viale centrale ornato di statue di misure degradanti ad accentuarne l’effetto prospettico, aiuole, siepi di bosso, basi per le conche di limoni e relative ampie e luminose Limonaie che sorgono a ridosso del muro di cinta che delimita il giardino su via della Scala, da dove hanno ingresso.